Coreglia Antelminelli
" Uno dei Borghi più belli di Italia"

Coreglia Antelminelli è un borgo montano della Valle del Serchio, siamo a 595 mt slm.
Salendo dal fondovalle ce la ritroviamo davanti quasi improvvisamente, distesa su un lungo crinale che scende dall'Appenino, protetta dalle cime del Giovo e del Rondinaio e con una vista impagabile sulle Alpi Apuane., tra boschi e vigneti, resti romanici, fortificazioni medioevali.
Le prime testimonianze di Coreglia sono del X secolo ed evidenziano come sia sempre stata legata a Lucca, in epoca medioevale era considerata un punto strategico e fu conquistata dopo un lungo assedio da Castruccio Castracani nel 1368.
Dopo la morte di Castruccio il re Giovanni di Bosnia, Signore di Lucca,
affidò la Vicaria di Coreglia a Ciomacco Mugia e a Sante Castracani. Ma
gli Anziani, accortisi dell'incapacità di quest'ultimo, chiesero
all'imperatore Carlo IV la sua sostituzione con Francesco Castracani
degli Antelminelli, che nominato Vicariato di Coreglia, si fece chiamare
Conte prima del tempo. Una volta divenuto Vicario Imperiale non si
accontentò più di un rapporto di vassallaggio e cospirò per diventare
Signore. A questo punto il Consiglio Generale stabilì di punire le sue
losche trame facendo espugnare i suoi castelli. Coreglia cadde allora in
mano ai Fiorentini, cui la ritolse Francesco Castracani nel 1352, per
ottenere dall'imperatore Carlo IV nel 1355 la desiderata trasformazione
della Vicaria in Contea, con diritto di trasmissione ai successori del
titolo e del feudo. Gli succedette il figlio Niccolao, Signore fino al
1369, anno in cui Lucca restaurò le antiche Vicarie. Nel 1362 Coreglia
aggiunse al suo nome quello degli Antelminelli, essendo stata per lungo
tempo sede residenziale di questa importante famiglia.
Finito il tempo delle lotte, a Coreglia iniziò quello della lavorazione del gesso e dell'emigrazione per esportare quest'arte in tutto il Mondo. Non a caso il borgo è dominato da Palazzo Vanni che oggi è sede del Museo della figurina di gesso e dell'emigrazione.
L'attività dei figurinai, già notevole nel sec. XVII, s'intensificò in
quello successivo, portando numerose famiglie a svolgere questo lavoro
nelle principali città italiane, ma anche tedesche, francesi, svizzere,
spagnole, inglesi, svedesi. Prima di andare all'estero, i figurinai si
riunivano in "compagnie" di cui facevano parte anche ragazzi reclutati
in paese e che avevano il compito di vendere i "gessi" nelle strade. I
gessi esposti nel museo provengono dalla Scuola di Disegno e Plastica
istituita nel 1883 da Carlo Vanni e da numerose famiglie del paese. Si
va dai gatti del XVIII sec. colorati col fumo di candela ad un grande
presepe di fine Ottocento, fino alla produzione di soprammobili e
statue, sempre per il presepe. Completano la raccolta documenti legati
alla storia dell'emigrazione (passaporti, biglietti di viaggio,
cartoline), particolarmente forte in queste terre negli anni fra il 1880
e il 1914.
Il nome
Corrilia è parola della tarda latinità che significa terra di scorrimento, luogo da cui si passa. Antelminelli è il nome della famiglia che ereditò dal celebre capitano di ventura Castruccio Castracani il potere sul borgo e il territorio circostante.
Eventi
Una buona occasione per visitare il borgo può essere il 15 di agosto, quando qui si festeggia la Giornata medievale
con Corteggio storico della Compagnia degli Alabardieri della Vicaria
di Coreglia, una rievocazione popolare che culmina con un bellissimo spettacolo pirotecnico con sfondo proprio il borgo di Coreglia Antelminelli.